Entrare nella filosofia di HeatTurn sembra fin troppo facile a volte, oggi la crisi porta parecchie persone a fare scelte drastiche come partecipare ai suoi violentissimi incontri per problemi economici, combattere anche solo per misurarsi con sé stessi o cercare in qualche modo forti emozioni. Laddove però non si può colpevolizzare nessuno di aver “fame”, ci soffermiamo a riflettere su quali siano i valori dei tempi che corriamo e a questo punto rivolgere un bel po’ di domande a chi consuma HeatTurn con costanza e piacere è lecito.
Tutti coloro che comprano i filmati e scommettono sugli sfidanti, potrebbero essere gli stessi e anonimi individui che visionano sporadicamente o quotidianamente materiale pornografico. I prodotti presi in esame sono molto diversi seppur entrambi ultra reali. La differenza è solo che a HeatTurn non si scopa ma si combatte se ancora non dovesse essere chiaro.
L’appetito arriva quindi da entrambi i fronti, di soldi, adrenalina e affermazione da una parte e curiosità e piacere visivo dall’altra. Ma se ogni giorno milioni di filmati per adulti inondano le nostre fantasie grazie a un’ingordigia voyeuristica senza confini, possiamo definirci cannibali dell’anima dei nostri HeatTurners? Pensiamo di no e alla domanda “perché alcune immagini ci ipnotizzano così tanto?” proveremo a dare una risposta attraverso nuovi e torbidi studi in continua evoluzione!
ATTENZIONE: per una questione di privacy non mostriamo i veri concorrenti di HeatTurn né i membri del suo staff ma solo foto di riferimento all’argomento trattato. Le immagini sono state modificate esclusivamente per questo sito.
Fonte originale © Fxquadro/Fotolia (Two girls in masks and underwear)
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