HEAT & GRANDMA

“Durante una Caccia all’ultimo respiro, la Preda infrange volutamente la quarta regola dello Statuto di HeatTurn. Cosa nasconde in realtà la sua spietata strategia?”

La donna corre fin dove le forze glielo consentono lungo il campo sterminato. Una gamba e un braccio fuori uso, ben poche speranze di uscire da un massacro ormai certo e un Cacciatore che non conosce pietà né rimorsi a fare gli onori di una storia già vista. Non è certo una Caccia usuale tuttavia non si avverte, nulla di nuovo sotto il sole cocente di un torrido pomeriggio d’estate. Sky Blood è uno dei predatori di HeatTurn più famosi per le bizzarre richieste personali. Sfidanti facili, prevalentemente donne, con un buon addestramento sia chiaro, ma che trovino soltanto nell’istinto di sopravvivenza la vera capacità di agire. Non gli importa per quale motivo le sue “gazzelle” siano finite a fare le Prede, ha pagato questo sfogo e i diritti che gli spettano profumano già di sangue.

Il secondo caricatore della sua fedele mitraglietta automatica è già operativo e gli Shy Shots, le infernali sfere create unicamente per decretare la sorte dei combattenti, mostrano con naturalezza quello che hanno da dire. Di poche parole ma di forti azioni, vengono lanciati a 1000 km orari e l’effetto sonoro di ogni singolo rimbalzo, resta del più elitario tagliando con grazia chirurgica persino l’aria in quanto è forte, netto, preciso e inquietante. Il Cacciatore spara attorno alla Preda mancandola apposta per aumentare l’adrenalina dello spettacolo. Adora esercitare pressione psicologica sulle rivali perché percepisce la loro paura più profonda.

C’è un casolare abbandonato in fondo al campo e per la prima volta il sole viene stranamente oscurato da una grossa nuvola bianca. Trovato riparo nell’angolo più fatiscente della cascina, la donna si siede a terra e appoggia la pistola, da cui mancano appena tre Shy Shots, bene in vista accanto a sé. Attende in silenzio il suo boia e quando ce l’ha di fronte non accenna la minima intenzione di ribellarsi.

Il silenzio totale rende l’atmosfera surreale. La concorrente priva di un nome d’arte, resta immobile accasciata. Sky Blood le punta la lucida canna del mitragliatore dritto in faccia e vorrebbe che lei vedesse il suo ghigno prima di fucilarla come una volpe in trappola, del resto è un piacere e bisogna sempre ridere mentre si gode nel fare qualcosa di appagante. Per un istante il pensiero di alzarsi la maschera l’ha avuto se non fosse però che l’anziana signora , lo precede a sorpresa con la stessa mossa.

Improvvisamente tutto viene scombussolato e il presente entra in un’altra dimensione. Pur sapendo che davanti a un affronto simile dovrebbero fermarsi, gli operatori video continuano a riprendere. L’indole omicida di Sky Blood si azzera davanti a un evento così incredibile e dietro il profondo sguardo di due occhi azzurri come il cielo, l’uomo resta confuso senza capire che razza di resa rappresenti quella scena fin troppo distante dai corpi contorti per il dolore a cui è abituato. A destabilizzarlo maggiormente è l’età avanzata di questa avversaria che con uno scatto fulmineo raccoglie la pistola e fa fuoco sprovvista di qualsiasi indugio. Un bastone si può fermare anche dopo il primo colpo, un grilletto può essere rilasciato se chi lo preme ha deciso di non sparare più, ma l’infinita sofferenza provocata degli Shy Shots non conosce ragioni né sentimenti di alcun tipo.

Una scarica di sfere investe Sky Blood dai genitali alla testa, appena cade al suolo, la donna ricarica la pistola poi si rialza e continua imperterrita a impallinarlo concentrandosi unicamente sulla faccia. Non aveva mai sparato a nessuno ovviamente prima e la sua estrema determinazione non è soltanto dettata dalla rigida formazione ricevuta dagli istruttori o dalla volontà di vincere, ma è guidata da un pensiero che va oltre l’esemplare punizione inflitta in quel momento a Sky Blood. Nonostante la maschera sia rinforzata da plastiche anti crepa, a una distanza di solo un metro, comincia a piegarsi fino a quando le piccole conche formatesi internamente, s’infilzano nei muscoli del viso. L’uomo urla come un animale al macello e intervengono alle spalle dell’anziana signora gli arbitri, due Clementi, a strapparle di mano la pistola. Mai avrebbero pensato di soccorrere un combattente così rinomato per la sua crudeltà.

A duello terminato, Sky Blood ha la maschera talmente ammaccata che i medici della squadra di soccorso faticano a sollevarla per applicargli con urgenza un respiratore elettronico. Sono costretti a strapparla con forza evitando di scoprire gli occhi per preservarne l’identità. Il supplizio dell’insano Cacciatore intanto cresce perché alcuni brandelli di carne sono rimasti attaccati all’interno della protezione visiva nel momento in cui l’hanno sollevata scorticandogli la pelle. La cassa toracica è bloccata e la trachea è chiusa sotto le profonde escoriazioni degli Shy Shots. Va trasportato urgentemente in infermeria ma in tutti i casi si salverà. Mentre agonizzante viene portato via, uno dei direttori di gara non perde tempo per annotare su un tablet l’effetto devastante dei colpi a effetto ravvicinato.

La donna con le mani ancora tremanti, lancia uno sguardo ai cameramen mentre discutono sulle riprese effettuate. Senza proferire parola, si volta e lasciando cadere sul freddo pavimento la maschera e la pistola, esce zoppicante dal casolare. Il sole è tornato, caldo e accecante, e i pensieri più nitidi sono adesso riservati a una delle persone più importanti della sua vita, la nipotina di soli sei anni. Il destino dispensa bellissimi doni e amari regali a suo piacimento e dove alla piccola sta negando la salute a causa di una malattia rara, alla nonna ha concesso il coraggio di vincere e guadagnare una somma di denaro sufficiente per garantirle una cura parecchio costosa negli Stati Uniti. Sorride fissando l’enorme nuvola che lentamente si sposta e immagina la bimba mentre corre in un grande prato non più cosparso di proiettili cromati ma di fiori colorati.

Per essersi smascherata è stata espulsa da HeatTurn e visto il mancato rispetto del regolamento non avrebbe neanche avuto diritto al premio. Nonostante ciò, anche nel più grande Fight Club di tutti i tempi esistono delle eccezioni. L’ignota concorrente fu pagata fino all’ultimo centesimo e verificato il motivo della sua partecipazione, ottenne un bonus extra molto sostanzioso in seguito all’inevitabile scomunica ufficiale. Per quanto tempo sarà bandita da HeatTurn ancora non è stabilito ma grazie all’offuscamento del volto, il filmato ha raggiunto dei livelli di vendita esorbitanti, passando nella storia dell’intero circuito come la Caccia più impressionante e affascinante mai vista prima d’ora. Dopo attente riflessioni, gli organizzatori decisero invece di non rivedere la potenza degli Shy Shots né le modifiche alle armi da fuoco.

Di lei non si seppe più nulla anche se in molti aspettano il suo ritorno. C’è chi è convinto che combatta ancora e chi giura di averla riconosciuta in tante altre sfide. Avvolta dal mistero, l’anziana signora dagli occhi di cristallo è stata censita nell’albo delle Tigri, il registro speciale di HeatTurn in cui, seppur in condizioni critiche, alcune donne sono riuscite a battere degli uomini.

Viene oggi ricordata con il nome di Grandma.

ATTENZIONE: per una questione di privacy non mostriamo i veri concorrenti di HeatTurn né i membri del suo staff ma solo foto di riferimento all’argomento trattato. Le immagini sono state modificate esclusivamente per questo sito.

Fonte originale dall'alto: 
© ciakko76/Fotolia 
© Giuseppe Porzani/Fotolia 
© nadezhda1906/Fotolia 

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