“in caso affermativo… batti un colpo!”
Nonostante Tempo arrivi con passo felpato, la sua stazza imponente lo tradisce e l’idea di fare una sorpresa, viene presto dimenticata.
“E’ ora di fare qualcosa non credi?” chiede Tempo, mentre sta in posizione eretta, con le sue enormi spalle.
“Mi rilasso, può andarti bene?” risponde Azione, seduta sotto un albero con le sue splendide gambe incrociate.
“Che lodevole somiglianza! Per un attimo mi è sembrato di parlare con tua sorella Procrastinazione” Tempo lancia un’occhiata maliziosa ad Azione, che ricambia con uno sguardo feroce.
“Sorellastra per favore!”
“Alludevo che siete molto belle entrambe, suvvia cosa hai pensato?”
Azione tira un sospiro scuotendo leggermente la testa “Questo panorama è magico, mi aiuta a rilassarmi.”
Dalla collina è visibile l’intera vallata sottostante. È incantevole, alberi secolari e ruscelli cristallini. Uomini e donne lavorano, parlano tra loro vicino a tanti piccoli villaggi cosparsi lungo il territorio. I bambini giocano rincorrendosi attorno ai percorsi d’acqua, seguiti da alcuni cagnolini. Altri si esercitano a cavallo, i pastori controllano il loro gregge in tranquillità.
“Ti aiuta a riflettere eh? Perspicace, non potrei mai capire se è un inganno.”
“Prima o dopo qualcosa accadrà e non ti perderai niente, stai tranquillo.”
“Posso aspettare quanto vuoi, sappi che corro più veloce di te stando persino fermo.”
“Lo so bene, ecco perché ho bisogno di pensare… e rilassarmi!”
“Nobile.”
“Cosa?”
“Rilassarsi. Ultimamente lo fanno in pochi, o meglio; tua cugina Follia ne fa volentieri a meno e quando parte è imprevedibile. Vostro fratello Raziocinio è un mistero, è tutte voi messe insieme, ma si muove come un fantasma. Tipo ermetico, mi affascina lo ammetto. Comunque, cosa posso fare per darti una mano?” Tempo giocherella nervoso con le dita.
Azione lo fissa negli occhi un po’ irritata.
“Fermarti ad esempio…” sorride.
Tempo scoppia a ridere, “Sei fantastica! Me lo chiedono spesso anche gli altri, Procrastinazione poi… pensa, vorrei fermarmi un solo istante per dare una risposta sensata.”
“Lasciami indovinare, ci provi ma alla fine ti perdi nell’ironia!”
“Centrato, è più forte di me.”
“Fallo adesso allora. Non mi muovo” Azione mostra un sorriso compiaciuto che risalta la grazia del suo viso e cambia semplicemente l’incrocio delle gambe “prenditi tutto il tempo che ti serve.”
Tempo ridacchia “chi è l’ironica adesso?”
La terra improvvisamente trema, il cielo si oscura e in lontananza si percepiscono delle urla provenienti dai villaggi.
Azione si alza in piedi allertata, “Potresti essere un po’ meno stronzo!?”
“Ti giuro, in questo momento sono uno spettatore quanto te, e quello che vedo non promette nulla di buono.”
Un’ombra in mezzo alle nuvole grigie, diventa sempre più grossa. Volteggia minacciosa, la sua forma è indefinita, ma s’intravedono degli arti. Finiscono acuminati, come fossero lunghe lame penzolanti, poi una coda, larga e ricoperta da punte aguzze. Nella valle centinaia di persone corrono ovunque e senza un ordine preciso cercano un riparo impossibile. Vengono radunati tutti bambini, gli animali si sparpagliano e coloro che ne hanno la possibilità si disperdono in mezzo agli alberi. La creatura volante ha già colpito perché al suo passaggio, una pioggia di sangue gronda dalla coda.
“Pensa quanto vuoi, ma qualcuno ha fame. Potrei farlo ragionare se non mi batte sul tempo… e ha pure le ali” osserva Tempo.
Azione fissa la grande ombra che poco dopo si rende visibile squarciando le nuvole. Un mostro alato, nero, denti affilati e due enormi occhi iniettati di sangue. Dopo aver sputato una palla di fuoco verso il sole, le sue urla riecheggiano violente.
“È un drago del Regno Nero. Come è arrivato fino a qui?” chiede Azione.
“Semplice. Visto che è un essere molto scrupoloso nel rispettare i suoi tempi, ha già depositato il futuro nascituro nella vasca di fuoco, ergo un’ampia conca in pietra in cui galleggiano i resti bolliti di quello che ha mangiato nelle vallate precedenti. Ogni sette giorni, le sette lune rosse del suo regno si allineano, e parte per una nuova battuta di caccia… questa che stai per vedere.” Il drago vola in tondo, è molto veloce, gira su sé stesso sgranchendosi le ali.
“Il futuro nascituro?” chiede preoccupata Azione.
“Certo. Prima arrostisce bene le sue prede, come vedi è un bel drago, poi le raccoglie a strascico, usando bocca, artigli e l’adorabile coda che gli vedi attaccata al culo. A proposito, quando va a pesca si gonfia e gli fuoriescono altre spine molto appuntite, come adesso” dalla coda escono a scatto lunghe punte che bucano la carne e schizzano sangue, “torna a casa, sbudella e mastica i suoi bocconi, quando ha finito li vomita nella conca in cui riposa il suo draghetto, dopo tutto è una specie di nutrimento.”
Azione socchiude gli occhi inorridita.
“Via così fino a quando il piccolo sarà abbastanza in forze per cominciare a cacciare. Al termine del trattamento però, sarà più incazzato e più potente e la storia si ripeterà tanto da diventare incontenibile giusto per trasformare buona parte della terra in una nuova branchia del suo regno. Se ti interessa la palla di fuoco appena sputata è soltanto riscaldamento.” Tempo sembra entusiasta.
“Sta per attaccare allora!” Azione stringe i pugni.
“Ancora un istante e comincia lo spettacolo! Bambini orfani, se si salvano, solitamente sono i primi ad aprire il banchetto. Persone carbonizzate, mutilazioni di vario genere, svariate decine in agonia, i fortunati muoiono per primi, gli sfortunati si dividono un po’ i compiti. Chi lo fa lentamente e chi verrà masticato o digerito vivo, è sublime, senza alcun dubbio… vorrei aver più tempo per raccontarti, del resto ne ho avuto parecchio per assistere e…”
“Cazzo lo sai che mi piaci di più quando passi il tuo tempo in silenzio!?” Azione non distoglie lo sguardo dall’enorme drago, che plana sul villaggio. Le sue urla sovrastano il terrore degli abitanti, spalanca gli occhi e due vermigli aloni vermigli si spandono lungo le iridi. Apre la bocca, entrambe le arcate dei denti si illuminano per il fuoco in fondo alla gola. L’aria è rovente.
“Ultima chiamata amica mia, il resto è storia…” sussurra Tempo le strizza l’occhiolino. Azione ricambia con una smorfia, prende la rincorsa e si scaglia in cielo verso il drago nero.
Durante il lancio, la giovane guerriera si accende come una torcia umana, un grosso raggio di luce esce dal suo corpo componendo l’immagine di un’enorme spada. Il drago la nota e l’attacca frontalmente, gettandole un poderoso fascio di fuoco addosso, ma appena si estingue l’infernale getto, il drago perde la capacità di volo e si schianta su una radura lontano dai villaggi.
Barcolla, urla furioso zampettando scoordinato, dopo pochi secondi si accascia sul prato. Sospira a fatica, inarca verso l’alto il petto per sputare un’ultima bolla di fuoco ma senza che esca più nulla dalle sue fauci, si spezza in due parti perfettamente simmetriche, dal muso fino alla terribile coda chiodata.
“Adoro quella ragazza… agisce sempre all’ultimo, ma quando lo fa, è impeccabile!” conferma Tempo. Azione esce zoppicante dalle fiamme.
“Ti sei divertito? Magari sapevi già tutto” Azione ha la pelle fumante e solcata dalle bruciature, le mani restano fluorescenti per aver composto la spada gigante.
“Superlativa! Come al solito! Non preoccuparti delle ustioni, sei ancora bellissima e il tempo guarirà le ferite.”
“Grazie tesoro!” Risponde Azione alzando un incandescente dito medio.
Entrambi si allontanano mentre le budella del drago nero si spandono bollenti lungo la prateria.
Ogni azione ha sempre bisogno del suo tempo. Nei tempi giusti le azioni importanti, diventano leggendarie.
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