“il vecchio era un po’ stanco ma aveva tre certezze… la coscienza pulita, un braccio destro da manuale e un asso nella manica…”
Malgrado la modesta corporatura, il passo di Ralph rimbomba lungo tutto il corridoio principale della grande officina. È un corridoio largo, in grado di garantire un ottimo passaggio di persone e carrelli colmi di regali, pronti per essere spediti nel mondo. In quel momento è vuoto e non c’è un motivo plausibile per cui tutto risuona, neanche stesse correndo un intero gruppo di renne. Non c’è perché sta camminando solo Ralph, che per quanto sia il capo Elfo di Babbo Natale, è comunque piccolo… quando accade significa che sta cercando un confronto diretto con il suo capo.
Le nocche che bussano sul portone sembrano quelle di un gigante, persino gli alberi scolpiti nel legno tremano, Ralph li squadra attentamente e bussa ancora più forte di proposito.
“Avanti!” grida un voce profonda. Ralph apre la porta.
Un uomo seduto su una grossa poltrona in pelle lo scruta attentamente, “Buon giorno amico mio.”
“È notte Sir e dovrei parlarle!” Ralph non distoglie lo sguardo dall’uomo.
L’uomo lo fissa in silenzio per qualche secondo, si aggiusta gli occhiali tondi sul viso, poi si liscia la lunga barba bianca con una mano. Lo fa molto lentamente mentre sbatte velocemente le palpebre.
“Tu chi saresti?” chiede sospettoso. Ralph lancia uno sguardo al tavolino accanto e il boccale di birra appoggiato sopra è ormai vuoto. Ralph scuote leggermente la testa in segno di arresa.
“Sa bene chi sono Sir! Spero sia la prima birra quella.”
L’uomo lancia una furtiva occhiata al boccale, poi scoppia a ridere.
“La terza ce la beviamo insieme amico mio… ma ora chiudi la recita e passa a Harry che facciamo prima.” L’uomo prende da sotto il tavolino una bottiglia magnum e un secondo boccale un po’ più piccolo.
“Harry mi farò una pinta quando avremo definito questa cosa. Siamo in un ritardo spaventoso.”
“Babbo Natale è sempre stato in ritardo, e più lo è, e prima consegna sempre tutto in tempo, questo anche grazie al suo capo Elfo… il mitico Ralph!” poi scoppia a ridere.
“Sono serio Harry.”
“Anche io Ralph, guarda qua fuori” Harry si alza e va verso una finestra, c’è una tenda rossa appena illuminata dalla luce tenue del camino accesso, la sposta a metà, “che bolide eh? Bella e vogliosa di spiccare il volo.”
Una grossa slitta è parcheggiata nel giardino, il vano di carico è colmo di regali, coperti da un telo colorato con stelle ricamate per non bagnarli. Nevica abbondantemente.
“Che idiota però, non ho coperto la sella” Harry lascia andare la tenda e torna a sedersi in poltrona, Ralph riparte all’attacco.
“Quella è la slitta dei bambini, io sto parlando dell’altro carico, quello per gli adulti!”
“Che brutta parola! Si dice i Grandi Ralph… come mai ti sfugge?” Harry prepara intanto i due boccali stando attento a ottenere una schiuma perfetta.
“Mi sfuggono tante cose Harry come la decisione che hai preso… veramente vuoi regalare la pillola della felicità? Così, all’improvviso” Ralph gesticola nervoso.
“Sei un guastafeste. Da quanti anni lavoriamo insieme?”
“Quest’anno sono centoquarantaquattro!” Harry lo osserva stranito.
“E ancora non mi conosci?” Harry sta per ridere ma Ralph resta impassibile.
“Non questa volta…”
I boccali sono sul tavolino, colmi fino all’orlo di birra rossa e torbida. Harry fa un cenno con la testa verso le birre, poi strizza l’occhiolino.
“Solo un sorso Harry, se mi prometti di discutere da uomo a uomo, anzi, da grande a grande.”
“Bambini di centocinquanta chili con la barba bianca non ne ho mai visti e quindi…”
“E per fortuna… ” Ralph prende la sua seggiola su misura e si siede.
Scontrano delicatamente i bicchieri per un brindisi, poi fanno in sorso a testa. Harry ne beve quasi metà, Ralph si bagna appena le labbra, in contemporanea li appoggiano con forza sul tavolo facendolo tremare.
“Ralph sento semplicemente che è arrivato il momento, non c’è nulla di strano dietro questa decisione.”
“Qualcosa ti gira in testa, è impossibile che lo hai deciso nell’arco di un giorno.”
“Credimi, è solo un regalo, forse il più bello di sempre.”
“Appunto! È la pillola della felicità!”
“Lo so, per questo ti dico così.”
Ralph tira fuori spazientito dal marsupio la sua pipa e l’accende. La testa raffigura il volto di un elfo.
“Carina, l’hai scolpita tu?”
“Non cambiare argomento Harry, mancano due giorni alle consegne.”
Harry guarda il grosso orologio a pendolo vicino alla parete.
“Mmm, quell’orologio è sbagliato… comunque buona idea, fumiamo” dalla tasca della camicia a quadrettoni sfila un sigaro e lo accende. Due nuvole copiose di fumo li circondano.
“Sai Ralph non è semplice voglia di strabiliare, è che sono un po’ stanco tutto qui.”
“Harry… tu sei Babbo Natale, non sei mai stanco, chi se la beve questa?”
“Allora facciamo stufo” Harry sorride.
“Mi suona di ritiro dalle scene una mossa del genere. Dimmi che mi sbaglio.”
“Non ti sbagli Ralph, sarò anche l’icona del Natale, ma voglio a sto giro lasciare un segno capisci? Un’impronta. È ovvio però che in questa avventura lascerò fuori i bambini… e c’è un motivo preciso” Harry fa un altro sorso di birra.
“Un bambino ha sempre bisogno di conferme. Ha i suoi momenti difficili, può essere triste, può essere sereno, ma ha gli stessi diritti di pensare alla sua felicità alla pari di un adulto” Ralph sbuffa il fumo poi torna a sorseggiare la birra.
“Se vuoi la verità è questo che facciamo. Ma sono bambini. Sono più facili e sai perché? Perché vivono quasi sempre soltanto il presente.” Ralph resta in silenzio.
“Non ci avevi pensato vero? Che vada per una carrellata di doni, di buoni propositi, che non perdano mai la voglia di giocare, di essere liberi e spensierati, sinceri verso tutto quello che provano ad ogni istante… ma ti prego aiutami con i grandi, ho proprio bisogno del tuo tocco Ralph. Ultimamente mi sono guardato attorno un po’ di più e penso sia ormai il momento giusto di fargli questo regalo. Non sanno nemmeno più cosa è una lettera di Natale.”
“Sai che potrebbe essere pericoloso vero?”
“Lo so bene ed è per questo che ci daremo a vicenda la nostra più grande possibilità” Harry fa un poderoso tiro di sigaro, sbuffa poi il fumo e sorride contemplando le luci soffuse del vecchio lampadario.
“Quale sarebbe il compromesso?” chiede Ralph tirando la pipa.
“Usa la tua magia amico mio. Sarà un dono definitivo, che cambierà per sempre e in positivo la concezione del Natale. Poi torneremo qui, confronteremo pregi e difetti e sceglieremo insieme se andare fino in fondo oppure no.”
Ralph inarca il ciglio, “Sceglieremo? Come mi fido? Solitamente fai quello che vuoi.”
“Si sa mai che sbaglio questa volta… ”
Ralph fa un lungo sospiro “Andata! Ma la preparo soltanto.”
Harry si rilassa sprofondando sullo schienale, “hai visto? Abbiamo finito le birre…”
“E non ne berrò più un goccio fino a quando non ci ritroviamo qui con la pillola. Fai altrettanto!” Ralph gli strizza l’occhiolino, poi si avvia all’uscita.
“Oh oh oh amico mio!” Harry fa il saluto militare.
Ralph entra nell’immenso laboratorio in cui sono impegnati decine di Elfi ad assemblare e incartare regali di ogni tipo. Ci sono maschi e femmine, ognuno con una propria mansione. Appena si apre il portone, tutti per un istante si fermano a fissarlo. Gli viene incontro a passo svelto Cindy.
“Sei già di ritorno? Cosa avete deciso?” chiede curiosa.
“Tutto e niente credimi” Ralph alza le braccia, Cindy lo scruta perplessa.
“Ho già capito, preparo la stanza magica… ma guai a te se non mi darai i dettagli di quello che avete in mente per il dopo” Cindy si gira e va verso una porta blindata in fondo al laboratorio.
Nel centro c’è un grosso cerchio luminoso che cambia colore di continuo.
“Hey un momento che fai?” chiede Ralph.
“Secondo te? Veloce che il tempo stringe e non possiamo sbagliare composizione.”
“Le emozioni le ha già depositate Harry nei barili e sono stati isolati tutti gli ingredienti.”
“Appunto, tu pensa a scrivere, io miscelo. Le femmine sono sempre più precise dei maschi e poi cosa mi hai sposata a fare se non condividiamo gioie e fatiche zuccone?!” Cindy appoggia le mani al centro del cerchio luminoso.
“Beh, vorrei…”
“Tacere e seguirmi!” lo interrompe Cindy, poi si volta e compone un disegno con le dita all’interno del cerchio, appena toglie le mani compare una renna che vola in cielo, si dissolve e per un istante Babbo Natale sorride in mezzo alle stelle. La porta si apre.
“Vorrei un bacio prima di cominciare Elfetta testarda.” Ralph alza la voce, Cindy si volta con un sorrisetto amichevole e lo bacia sulla bocca, “Mmm, abbiamo bevuto mi sembra… ”
“Una birra piccola nulla di più.”
“Allora in sella, appena finiamo ne voglio una gigante.”
Le luci si azionano automaticamente nella stanza magica appena entrano Cindy e Ralph. Al centro c’è un’ampolla di cristallo di media dimensione. Alla sua base, una sequenza di barili in legno, sono collegati con tubi trasparenti. I barilotti a loro volta sono connessi a una pianola composta da due tastiere. Ogni singolo tasto ha il suo colore specifico. Dalla parte opposta c’è una pedana che ospita un tavolino di legno con un calamaio e una piuma appoggiati sopra. Ralph si siede al tavolo e apre un elegante quaderno rilegato in pelle rossa. Cindy prende posizione alle tastiere. Si scambiano un ultimo sguardo prima di cominciare, Ralph fa un cenno con la testa a Cindy che parte a comporre una melodia dai suoni dolci e indefiniti simili a quelli di un’arpa e un piano forte.
Le pozioni colorate all’interno dei barili cominciano a bollire. Pochi secondi dopo, Ralph inizia scrivere. Per ogni lettera a fasi alterne, liquidi fumanti e colorati si riversano nell’ampolla creando di volta in volta colori nuovi.
La piuma non appoggia mai sulla carta ma al passare della mano, le scritte compaiono sul foglio…
“Il tuo regalo: Questa minuscola pillola è in grado di farti ricordare e rivivere i momenti più belli della tua vita. È la pillola della felicità, il tuo grande tesoro.
I ricordi che più ti hanno reso felice fino al giorno dell’assunzione, si rincorreranno tra loro, a volte in maniera cronologica, altre volte in modo casuale. Vividi come la realtà di quel preciso istante, sembreranno allo stesso tempo un sogno straordinario.
Ritagliati un momento speciale nel giorno in cui deciderai di assumerla, libera la mente e il corpo da ogni pensiero intrusivo e preparati per un viaggio meraviglioso. Scegli una postazione comoda dove nessuno potrà svegliarti, poi chiudi gli occhi e non avere più paura. Anche se ti sembrerà un percorso lungo, al tuo risveglio scoprirai che sono passati pochi minuti, in ogni caso più è lungo il tuo percorso maggiori saranno i momenti da rievocare.
Non sprecare tempo per ricordare quando sei stato felice nel passato o rincorrere dei momenti in particolare. Arriveranno da soli e la sorpresa più bella sarà quella di rivivere esperienze che molto probabilmente avevi persino dimenticato.
La pillola non ha scadenza può essere assunta nell’immediato o tra anni. Ma ti verrà regalata una volta e sarà… questo Natale. Ognuno riceverà la sua e potrà usarla quando più ritiene opportuno ma attenzione, non si torna indietro, quindi ti consiglio di avere la massima consapevolezza. La pillola lavorerà partendo dai tuoi primi anni di infanzia fino al giorno in cui l’hai presa.
Raccomandazioni: custodiscila come un segreto. Usala solo nel momento in cui ti sentirai pronto o pronta per goderti i tuoi ricordi. Non usarla con leggerezza. Certe cose nella vita arrivano una volta sola. Ogni pillola è personale ma se vorrai, potrai donarla seppur non ne avrai mai più una tua. Permetterai così alla persona che l’ha ricevuta di fare un secondo viaggio della felicità. Mentre se ce la si scambia in maniera consensuale, ognuno vivrà unicamente i suoi ricordi e non sarà quindi possibile invertire le rispettive esperienze. Se si dovesse trovarne una o più d’una smarrite, l’effetto sarà nullo. Il consiglio che ti do è di provare a ritrovare il legittimo proprietario. In caso contrario, dopo i giusti sforzi, potrà essere nuovamente regalata. Non perdere la tua, perché anche dovessi trovarne un’altra non funzionerà. Tienila fuori dalla portata dei bambini, dagli tutto il tuo amore e lasciagli gli spazi possibili per collezionare bellissimi ricordi. Se vorrai in futuro potrai tenerla come uno stupendo regalo per loro.
La pillola non ha effetti collaterali di alcun tipo salvo un uso volutamente scorretto di cui ti parlerò tra poco.
Effetti collaterali: questi effetti sono esclusivamente riservati a coloro che faranno un uso improprio della pillola, infrangendo delle regole semplici ma volendo letali. Se ruberai una pillola per rivivere una o più esperienze, andrai incontro all’inversione, le esperienze più belle diventeranno le più brutte e cadrai presto in un mondo parallelo costellato da incubi capaci di recarti gravi danni emotivi e cerebrali. In base all’intensità di tali allucinazioni, il tuo percorso potrebbe durare addirittura di più e aumentare quindi il tuo supplizio. Al risveglio potresti non riconoscere più il mondo e le persone attorno a te e sprofondare così nel delirio. Questi effetti saranno permanenti se ingerirai più pillole in contemporanea. Non cercare di rivenderle o regalarle se le hai rubate perché i medesimi danni descritti qui sopra, li proveranno i tuoi acquirenti. Di conseguenza non acquistare ne ricevere neanche tu delle pillole rubate. Non aprirla, dentro troverai la giusta dose di liquido magico che nessuno nel tuo mondo potrà mai replicare. Credimi, non avresti alcun mercato! Non far sparire neppure per scherzo le pillole ad altre persone, altrimenti perderai la capacità nel tempo di ricordarti le cose più belle e qualora tu avessi già usato la tua, tieni a mente che quella era l’ultima volta che le avrai vissute. Subirai una cancellazione della memoria in entrambi i casi fino a regredire a uno stato embrionale. Resta sempre con la coscienza pulita, non trasformare questo bellissimo regalo in una maledizione… del resto chi si comporta male riceverà il carbone.
Buon viaggio e Buon Natale!”
Ralph smette di scrivere, Cindy di suonare, l’ampolla è piena di un liquido colorato, composto da migliaia di sfumature indefinite. Poco dopo il livello scende, i tubi si riempiono nuovamente e ogni singolo colore si scompone tornando perfettamente alla colorimetria originale nel proprio barile. Al centro dell’ampolla di cristallo fluttua sospesa nell’aria la pillola della felicità.
Qualche ora più tardi nella sala centrale…
“Avanti!” il portone si apre, entrano Ralph e Cindy.
Harry è tranquillamente seduto sulla sua poltrona “Fantastica Cindy, mitico Ralph siete dei geni!”
Sul tavolino ci sono tre boccali di birra pieni. Uno più piccolo e due grandi.
“È merito di Cindy, ha suonato lei la melodia di miscelazione, io ho solo scritto un banalissimo bugiardino, sia chiaro” Cindy gli da una gomitata sul braccio.
“Ma smettila. Banale o meno, se non avessi provato sinceramente quello che scrivevi, non sarebbe mai comparsa la pillola nell’ampolla ti pare?!”
“Chi lavora bene merita sempre un bel regalo, guardate un po’ laggiù…” Harry indica il tavolino, accanto ai tre boccali ci sono tre pillole della felicità, rosse e luccicanti. Cindy spalanca gli occhi, Ralph resta di stucco.
“Anche no Harry!” Ralph è categorico, “ti ringrazio per il pensiero, ma penso che la userò tra un paio di secoli se vorrò darmi una botta.”
“Io magari prima di andare a letto, chissà se i ricordi più belli riescano a portarmi lontano da sto brontolone!” conferma invece Cindy.
Harry scoppia a ridere “Quando volete amici, del resto non ha scadenza… a proposito Cindy” Harry abbassa la voce e le fa l’occhiolino, “va che per tutti noi ce ne sono quante ne vogliamo.”
“Parliamo del pianeta terra Harry, me lo avevi promesso ricordi?”
“Ricordo bene. Cosa non vi convince?”
“Per quanto sarà il più bel regalo che l’umanità abbia mai ricevuto, non hai pensato che potrebbe creare dipendenza? Che potrebbe compromettere e modificare le abitudini delle persone? Che se dovesse finire nelle mani sbagliate qualcuno potrebbe ricattare o commettere crimini indicibili?” Ralph intanto prepara la sua pipa. Harry si prende un sigaro, Cindy tira fuori dalla sua borsetta una vape pen. Ralph osserva insospettito, “che vuoi? Me la sono regalata dal reparto tecnologico. Ci tengo alla salute, signor potrebbe” puntualizza Cindy.
“Come ti trovi? Devo decidermi a provarne una” Harry è molto interessato
“Harry ti prego, non cambiare argomento.”
“Scusa Ralph… dunque, se la nostra lettera di presentazione parla chiaro, i tuoi sono dubbi infondati. Sappiamo bene cosa succederà a chi vorrà compiere sciocchezze del genere, poi la consegna è personale. Ognuno la troverà il giorno di Natale sul suo comodino. All’alba, alle sette in punto per l’esattezza. Fluttuerà in una piccola ampolla di vetro e penso che brilli al buio sai?”
“Certo che sì Harry, quell’aspetto l’ho curato io personalmente!” risponde Cindy compiaciuta mentre soffia vapore.
“Ah voi due proprio non andate oltre. E va bene, mettiamo non ci saranno problemi di prevaricazione, non avete il timore che la gente non sarà più in grado di essere felice dopo l’utilizzo? O che voglia intraprendere una corsa sfrenata alla felicità forzata per accantonare il maggior numero di esperienze da ricordare un domani, quando dovrà assumerla?”
“No! Secondo me tutto sarà affidato all’intelligenza emotiva delle persone” interviene Cindy, “Anzi avrà un impatto doppio e positivo. Sanno di poter rivivere nuovamente senza fatica le emozioni più belle giusto?”
“Giustissimo cara! Continua” la incita Harry.
“E allora perché non vivere al massimo, con serenità giorno dopo giorno, sapendo che prima o poi quando si sentiranno pronte potranno darsi un bellissimo premio? Ok potrebbero perderla o qualcuno rubargliela, ma sappiamo molto bene cosa succederà a chi oserà compiere questo gesto, l’hai scritto tu. Perderà velocemente i suoi ricordi andrà presto incontro a una malattia degenerativa del corpo e della mente. Mi mette un po’ i brividi ma la pillola della felicità non si tocca! Punto secondo, qualora in un momento di tristezza qualcuno avrà bisogno di assumerla subito, questo lo aiuterà a ricordarsi di quanto sia bella la vita! È impossibile che qualcuno almeno una volta non sia stato veramente contento di esistere e sarà ancora una volta la forza dell’animo umano a prevalere… passo e chiudo!” Cindy si sente molto fiera.
“Oh, oh, oh! Cindy sei superba, Ralph hai sposato l’Elfa più in gamba del nostro pianeta. Forza, su i calici!”
Ralph resta pensieroso “Mi sembra prematuro, e troppo semplice secondo me…”
“Abbiamo tempo tesoro, facciamoci un sorso e vedrai che a mente lucida saremo più svegli” Cindy dà un bacio con schiocco sulla guancia a Ralph.
“Che bella coppia!” Harry sorride teneramente.
All’esterno della grande officina, due occhi incandescenti si infiammano nel buio, ogni fiocco di neve che gli cade vicino si scioglie all’istante e una creatura corpulenta si dirige verso la finestra della sala.
Continua…
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